Giornalista freelance: significato e come diventarlo

Alla scoperta del giornalismo freelance: consigli per lavorare e diventare giornalista freelance

Se il mondo del giornalismo ti ha sempre affascinato e anche l’idea di non dipendere da nessuno, di certo ti incuriosisce sapere come diventare giornalista freelance. Non dipendere da nessuno ma scegliere a chi vendere i propri articoli può essere una scelta davvero vantaggiosa, ma comporta rischi e difficoltà che vanno conosciuti in partenza, per farsi trovare pronti e affrontarli nel modo opportuno. Tutto questo parte dalla consapevolezza di cosa sia il lavooro freelance, e di tutto ciò che comporta lavorare in autonomia. In questo articolo, siamo pronti a fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno per comprendere appieno cosa significa lavorare come giornalista freelance, quali sono i vantaggi e quali gli step da seguire per intraprendere questa strada, costruendosi una reputazione nel mondo dell’informazione e della comunicazione digitale.

Chi è il giornalista freelance: significato e mansioni

Con giornalista freelance, nel gergo giornalistico, si fa riferimento a un professionista dell’informazione che lavora in modo autonomo, ovvero senza essere assunto in modo stabile e fisso da una redazione o da un editore. In pratica, collabora con diverse testate giornalistiche, riviste, siti web o agenzie stampa vendendo i propri articoli, reportage, interviste o inchieste, sia su proposta diretta sia su richiesta del committente.

giornalista freelance significato Tutto si nasconde nel significato del termine “freelance”, che per l’appunto indica un lavoratore indipendente, inteso come una figura libera da vincoli contrattuali fissi. Il giornalista che lavora freelance offre i propri contenuti su base occasionale o continuativa a diversi media, anche in contemporanea.

Le mansioni di un giornalista freelance non si discostano da quelle di un giornalista tradizionale, ma con maggiore autonomia –e, di conseguenza, responsabilità. Naturalmente la scrittura è una delle attività preponderanti, ma non è di certo l’unica. Un giornalista freelance –o meno– si occupa in ordine di:

Proporre idee di articoli (pitch) a giornali, riviste o portali online;
Scrivere articoli, recensioni, interviste o reportage;
Seguire notizie di attualità, eventi o temi di nicchia, spesso specializzandosi in un determinato settore (politica, cultura, tecnologia, sport…);
Verificare le fonti e rispettare l’etica giornalistica;
Gestire tempi e consegne, mantenendo un buon rapporto con i redattori delle testate con cui collabora;
In alcuni casi, anche scattare foto, girare brevi video o gestire contenuti per il web e per i social.
Gestire tempi e consegne, mantenendo un buon rapporto con i redattori delle testate con cui collabora.
In alcuni casi, anche scattare foto, girare brevi video o gestire contenuti per il web e i social.

Si tratta quindi di un lavoro molto dinamico e variegato, che richiede diversi campi di competenza e che, per questo, può essere sempre molto stimolante e coinvolgente.

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Come diventare giornalista freelance

Non esiste un percorso unico e rigido per diventare giornalista freelance: è una strada che, per essere intrapresa, richiede passione per l’informazione, buone competenze di scrittura e una certa capacità imprenditoriale. Al tempo stesso, però, ci sono alcuni passaggi fondamentali che possono aiutarti ad avviare questa carriera in modo serio, entrando nel mondo del giornalismo e dell’editoria.

Partiamo dalla formazione di base. Non è obbligatorio avere una laurea per diventare giornalista freelance, ma una formazione in ambito umanistico –comunicazione, giornalismo, scienze politiche– può darti una solida base culturale. Altrimenti (o in aggiunta) puoi scegliere di frequentare corsi di scrittura specifici, per sviluppare le giuste tecniche. Con il nostro corso base di SEO copywriting impari a scrivere un articolo per il web, tenendo in conto le strategie giuste per far sì che i tuoi contenuti arrivino nelle prime posizioni nelle pagine di ricerca: diventare copywriter è una valida alternativa digitale al giornalismo, che ti consente di lavorare scrivendo da remoto, con la flessibilità di cui hai bisogno. Chiedici di più sui nostri corsi!

Tornando sulla strada del giornalista, invece, per essere riconosciuto ufficialmente come tale, in Italia torna utile iscriversi all’Ordine dei Giornalisti, nella sezione pubblicisti –se collabori in modo continuativo con una o più testate– o professionisti –se lavori solo come giornalista a tempo pieno. In ogni caso, per iscriversi come pubblicista servono collaborazioni retribuite per almeno 2 anni e prove documentate del tuo lavoro: articoli, fatture, testate accreditate.

A questo punto non ti resta che farti un nome: la cosiddetta gavetta. Inizi a scrivere articoli su argomenti che conosci o che ti appassionano, pubblicandoli su blog personali o piattaforme specializzate, testate locali o portali che accettano collaborazioni, a volte anche senza profitto. Il tuo obiettivo, in questa fase, è avere un portfolio ben curato, fondamentale per proporti a clienti e redazioni.

Un freelance deve imparare a fare pitch, ovvero proposte editoriali interessanti da inviare a giornali, riviste o siti. È importante conoscere la linea editoriale della testata, inviare proposte originali, attuali e ben argomentate e, come dicevamo prima, avere già qualche contenuto pubblicato da mostrare.

Se inizi a guadagnare in modo continuativo, potresti poi dover aprire una partita IVA, scegliendo il regime fiscale più adatto –-per esempio forfettario– in base alla tua situazione. Alcuni iniziano come occasionali, ma per collaborazioni regolari la partita IVA è sempre richiesta; in ogni caso, sarà il tuo commercialista a consigliarti al meglio valutando la situazione specifica.

come diventare giornalista freelance Potremmo dire che il percorso per diventare giornalista freelance finisce qui, ma non sarebbe vero: stiamo parlando di un lavoro in continua evoluzione, in cui praticamente non smetti mai di formarti, di ampliare le competenze e di aumentare la tua visibilità. Per questo, il networking è fondamentale: partecipare ad eventi del settore, essere presente online con un proprio sito web, una pagina LinkedIn attiva ed un portfolio digitale sono tutte attività da portare avanti senza sosta, per farsi notare da redazioni e potenziali clienti nel tempo.

E dopo aver accumulato un po’ di esperienza, nel tempo puoi scegliere una nicchia –ambiente, salute, sport, politica, esteri, cronaca rosa…- per distinguerti. I giornalisti freelance specializzati sono molto richiesti per la loro competenza approfondita: una testata che si dedica ai viaggi, per esempio, tra un giornalista che ha sempre scritto di “un po’ di tutto” ed uno che si è interessato con più attenzione all’argomento viaggi, di certo sceglierebbe il secondo.

Lavorare come giornalista freelance: i vantaggi

È evidente che lavorare come giornalista freelance offra numerosi vantaggi, soprattutto per chi cerca autonomia, flessibilità e la possibilità di costruire un percorso professionale su misura delle proprie esigenze. Quali sono?

In primis, la libertà di scegliere su quali argomenti lavorare, con quali testate collaborare e con quale ritmo. Non c’è un capo redattore fisso a decidere i temi: puoi seguire le tue passioni e proporre i tuoi articoli dove ritieni più adatto. Non che sia fondamentale scrivere solo e soltanto di ciò che ci piace, per lavorare nel giornalismo, ma sicuramente seguire le proprie passioni aiuta a mantenere alta la qualità del lavoro e stimolanti le giornate passate a scrivere e cercare informazioni.

La flessibilità è un altro degli aspetti migliori di questa scelta: lavori dove vuoi, quando vuoi. Da casa, in viaggio, in un co-working: ogni luogo è il tuo ufficio, se hai il tuo computer con te. Sei tu a gestire i tempi –compatibilmente con le scadenze editoriali–, perciò se sai che domani hai da fare, puoi portarti avanti oggi e tenerti la giornata libera. Decidi tu: questo favorisce un miglior equilibrio tra vita personale e lavorativa.

Collaborando con più testate, puoi avere più fonti di reddito. Se costruisci una buona rete, puoi ottenere incarichi regolari e ben pagati, soprattutto se ti specializzi in una nicchia o riesci a renderti noto per la tua competenza. Questo significa fare anche tanto lavoro di auto-promozione, che richiede tempo ed energie, ma in questo caso il gioco sì che vale la candela.

La crescita personale e professionale è un altro pro di diventare giornalista freelance. Scrivere per diversi media ti espone a stili, pubblici e richieste differente. In un certo senso sei costretto a migliorare continuamente, non soltanto nella scrittura ma anche nella capacità di ricerca, di adattamento e di comunicazione. Diventi sempre più attento alla scelta di fonti attendibili e al giusto tono di voce in base all’argomento e al cliente con cui collabori, incrementando la qualità del tuo lavoro.

Lavoro che è sempre nuovo, vario, stimolante. Ogni articolo può essere un’avventura mai vissuta prima: interviste, inchieste, reportage, opinioni… Il giornalismo, che sia freelance o tradizionale, raramente è quello che si definirebbe un lavoro “monotono”, anzi. È la scelta ideale per chi ama fare cose nuove, raccontare storie diverse e non smettere mai di imparare.

Un percorso ricco di stimoli, libertà e opportunità di crescita, che però –non dimenticarlo!– richiede anche organizzazione, spirito di iniziativa e una buona dose di costanza. E ricorda: se preferisci scrivere in un contesto non necessariamente legato all’attualità ma più orientato al marketing, la tua strada è quella del copywriter. Anche in questo caso puoi lavorare in autonomia, collaborare con agenzie o clienti diretti, e mettere le tue abilità di scrittura al servizio di brand, aziende e progetti digitali. Entrambe le strade condividono la passione per le parole, ma offrono sbocchi professionali diversi: scopri di più sulla figura del copywriter e formati insieme a noi con i nostri corsi!

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